Le ortensie sono dei fiori stupendi, dai molteplici colori con cui si possono anche fare tante decorazioni veramente interessanti.

La fioritura di questi antichissimi fiori originari dell’Asia e delle Americhe va da maggio all’autunno.

IL colore delle Ortesie

Il colore dei fiori che va dal bianco, alle varie tonalità di rosa fino al fuxia, dal viola scuro al violetto, dal celeste al blu, dipende dal terreno, in particolare dalla sua acidità o alcalinità.

Più precisamente terreni acidi produrranno fiori blu, terreni neutri produrranno fiori con petali color crema chiaro e terreni alcalini daranno origine a fiori rosa o viola.

Beh, a villa Cristina in un piccolo spazio ci sono tutte le varietà di colore sopra indicate, comprese delle meravigliose ortensie screziate. E questo senza l’aggiunta nel terreno di alcun prodotto!

Il significato dei fiori

Una antica leggenda narra che l’imperatore giapponese regalò delle ortensie alla famiglia della sua amata per farsi perdonare di averla trascurata

Forse per questo motivo l’ortensia simboleggia le emozioni autentiche come la riconoscenza, il perdono e l’affetto.

Il suo significato varia però anche a seconda del colore:

Qualche curiosità sulle Ortensie

Tra le tante curiosità, l’ortensia è il simbolo del quarto anniversario di matrimonio.

Con questi fiori non solo i possono creare straordinari bouquet di fiori freschi, ma i bouquet di ortensie secche sono degli ottimi elementi decorativi per la casa. Per mantenere intatto il colore e la forma, gli esperti di ​Colvin consigliano di iniziare a essiccare il bouquet quando si trova nel suo stato migliore, riponendolo in un luogo fresco e asciutto e a testa in giù. Basterà completare l’opera spruzzando della lacca sui fiori (da almeno un metro di distanza).

Diversamente dal Glicine i fiori di Ortensia non sono commestibili, anzi sono moderatamente velenosi.

Ortensie non solo fiori ornamentali

In Giappone si utilizzano i fusti di Hydrangea paniculata per ottenere bastoni da passeggio, pipe, chiodi di legno e manici d’ombrello.

Con le foglie giovani di Hydrangea serrata, cotte a vapore e arrotolate a mano, si prepara una bevanda chiamata Ama-tsia (thè celeste) che veniva usata per lavare la statua del Buddha nel giorno del suo compleanno.

Sempre in Giappone la varietà di ortensia paniculata viene utilizzata per realizzare carta di pregio, attraverso l’uso della corteccia unita a cellulosa e acqua.

Gli indiani Cherokee utilizzavano invece le radici di Hydrangea arborescens nei disturbi legati ai calcoli renali, preparando decotti ritenuti in grado di rimuoverli ed alleviare il dolore dovuto alla loro emissione (per maggiori dettagli potete leggere l’articolo completo)

E voi quali di queste curiosità già conoscevate?

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